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27 maggio 2008

Sport ed energia





La sera del 26 maggio sono stato ad una conferenza sull’energia e le previsioni future di consumo tenuta dal Professor Varvelli (Docente al Politecnico di Torino e consulente del Governo Italiano da decenni) una vera e propria istituzione della materia.




I dati da lui snocciolati sono eclatanti e contro quanto solitamente i media ci fanno sapere, ma visto che non sono un esperto in merito lascio parlare i numeri, i quali ci dicono che la prossima energia a largo consumo non sarà una fonte rinnovabile ma il gas naturale, le energie rinnovabili arriveranno a raggiungere al massimo il 13% entro il 2050.




E lo sport in tutto ciò cosa c’entra?
Tutto e niente.
Niente, perché non ha voce in capitolo.
Tutto perché da ciò può trarre vantaggi ed essere esempio trainante.
Pensate alle strutture di Pechino sono in parte strutture che usano fonti rinnovabili e che cercano di essere vicine all’impatto zero. Ecco, questa è la strada che lo sport deve e può prendere.
Penso ai palazzetti italiani spesso con soffitti bucati e con infiltrazioni d’acqua sarebbe interessate trovare accordi con società che producono energia pulita o "del futuro" in cui accordi prevedano l’applicazione di pannelli sul tetto a prezzo speciale in cambio di visibilità pluriennale o scambi del tipo "mi rifai il tetto e io ti compro i pannelli solari".
Visti gli incentivi statali a produrre energia alternativa ben presto si potrebbe avere entrate straordinarie da questo tipo di approccio.
C’è da aggiungere anche un'altra previsione; visto che saranno molte le aziende energetiche che questa diversificazione sfrutteranno per svilupparsi o per nascere, saranno potenziali sponsor di categoria assolutamente nuova per molti anche se già oggi si vedono nei maggiori campionati italiani (per es.: il Catania Calcio)
E come diceva Arbore in una pubblicità degli anni ’80:"Meditate gente, meditate"




Ecco i dati del Prof.Varvelli sui consumi delle varie fonti energetiche (allo stato attuale):
Petrolio dal 37% del 2010 passerà al 31% max del 2050
Gas Naturale dal 25% del 2010 al 35% max del 2050
Carbone dal 23% del 2010 al 20% max del 2050
Nucleare dal 5% del 2010 al 7% max del 2050
Energie rinnovabili dal 6% del 2010 al 13% max del 2050



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