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30 giugno 2010

I 15 consigli per una ricerca sponsor vincente


Una mia conoscente mi ha segnalato che qualche mese fa Jeffrey Gitomer, considerato un guru delle vendite in America (l'ennesimo?) ha tenuto un seminario anche in Italia, presentando il suo modello vincente. In particolare questa mia conoscenza sta leggendo un libro intitolato "Il libretto delle RELAZIONI - Come creare dal nulla una ricca rete di conoscenze" Molto buon senso, nulla di sorprendente, ma ricordarselo ogni tanto non fa male, presi come siamo dai mille problemi quotidiani da risolvere.

In ambito ricerca sponsor direi che è importante presentarsi nella maniera migliore, quella che senza trucchi può farci accettare dalla controparte.

Il capitolo forse più esplicativo è "Le 17,5 strategie, indicazioni e regole dei rapporti":

"1) Per prima cosa sii amichevole, e tutto il resto si sistemerà.

2) Proponi un'immagine di te stesso che ispiri fiducia agli altri.

3) La tua capacità di guardare qualcuno negli occhi mentre parli è un segno rivelatore della tua autostima.

4) Il tuo atteggiamento positivo costante porterà reazioni positive e risultati positivi.

5) Non si instaurano rapporti senza una qualche forma di rischio.

6) Il novanta per cento del successo è presentarsi PREPARATI.

7) Meno ti concentri sulla motivazione dell'incontro, più probabilità di successo avrà il rapporto.

8) Interessati sinceramente degli altri prima di pretendere che loro si interessino sinceramente a te.

9) Prima trovi qualcosa IN COMUNE con l'altro, prima le barriere scompariranno.

10) Più in alto sali nella scala gerarchica, più le persone saranno caute quando ti avvicinerai.

11) L'immagine che proponi spesso determinerà la tua capacità di stabilire una relazione vera.

12) La gente ti giudica per ogni azione che fai.

13) Offri VALORE.

14) Trasmetti il tuo messaggio con ECCELLENTI capacità di comunicazione.

15) Rimanere in contatto è più importante e prezioso che stabilire il rapporto iniziale.

16) Dato che non sai quando potrai creare un rapporto potente, devi essere pronto ogni giorno.

17) La tua reputazione attuale determina il tuo destino futuro.

17,5) SII TE STESSO."

14 giugno 2010

SPONSOR: TEMPI DURI




In periodi di crisi come questo sentiamo spesso dire che i costi aziendali vengono tagliati, quello però che non sappiamo è cosa succeda alla struttura interna aziendale.
Attraverso un lavoro durato mesi e fatto per i vari miei clienti ho appurato un generale accentramento verso gli HQ principali, questo è chiaramente riferito alle multinazionali, mentre nelle aziende più piccole vi è un accentramento di incarichi o l’esternalizzazione a studi di comunicazione ed immagine.
Se nel secondo caso oltre al minor costo sul personale abbiamo anche un miglioramento per quello che concerne la coerenza del messaggio aziendale, nel primo caso abbiamo un grande problema.
Infatti fino a un minuto prima della crisi economica le multinazionali e non solo loro agivano PENSANDO GLOBALE e AGENDO LOCALE, ricordate probabilmente quanti guru ci continuavano a dire così??!!

Ebbene ad oggi nelle sponsorizzazioni si assiste ad un parziale ripensamento, se è vero che varie aziende internazionali una volta raggiungibili sul suolo italiano ora invitano a contattare la sede generale in un altro Paese europeo.
Questo porta ad un impoverimento del tessuto sportivo e delle sue iniziative perché come può conoscere le caratteristiche e l’importanza locale/nazionale un responsabile sponsorizzazioni che dista migliaia di chilometri di distanza? Farà assai in fretta a bocciare iniziative a lui sconosciute o di cui non riesce a tradurre il sito perché in una lingua che non conosce ed invece approvare possibili attività a lui più vicine per lingua o per ubicazione, quando invece dovrebbe pensare solo ad ottimizzare le sponsorizzazioni internazionali.
Un errore di visione dettato dai tagli al personale che ricade incolpevolmente anche sullo sport di vertice che non sia internazionalmente conosciuto.


Eppure le sponsorizzazioni sono sempre ben viste come attesta il grafico di sportfive e ritenute importante dalla quasi totalità degli intervistati. Insomma le aziende dovrebbero in parte rivedere questo modus operandi per non perdere opportunità e per non far perdere allo sport importanti appuntamenti.

8 giugno 2010

Perchè le candidature italiane non sono vincenti?



Non è un caso che le candidature italiane per eventi internazionali vengano generalmente battute da altre nazioni.
I motivi sono molteplici ma possiamo sostanzialmente riassumerli così:

- vi è un motivo politico, le candidature devono essere infatti appoggiate a livello politico locale e nazionale. Questo spesso non viene fatto sia perché non vi è una educazione allo sport nella mentalità italiana, sia perché non capendone la potenzialità si pensa che possa spostare poco l’opinione pubblica e non avere una capacità di coinvolgimento a livelli nazionali.
Questo succede perché non si è capaci, in genere, di far sentire nazionale un evento che si celebra in una determinata località, in questo siamo ancora all’Italia dei comuni.

- vi è anche un motivo di strutture su cui fare le competizioni, non vi sono progetti di rinnovo degli impianti se non ai meri fini dell’evento internazionale, si veda l’esempio europei di calcio andato poi giustamente alla Francia che ha stadi migliori già oggi (oltre ad un appoggio politico superiore)

Insomma per vincere le candidature internazionali bisogna fare sistema a tutti i livelli (politico, locale, media….) è quello che fece vincere Torino, è quello che serve sempre.