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24 febbraio 2009



A VOLTE CI SI DIMENTICA CHE GLI ATLETI SONO DELLE PERSONE COME TUTTI NOI, QUESTO ARTICOLO DI CARLO GOBBO CE LO RICORDA BENE! (tratto da http://www.fantaski.it/home/leggonews.asp?id=5184)

"Bode Miller è diventato papà! Credo abbia fatto un velocissimo viaggio per assistere alla nascita...!" Questa era stata la straordinaria confidenza che, nella passata stagione , mi aveva fatta una cara collega svizzera, molto esperta e stimata dagli atleti. "Non si può dire NULLA, sarà Bode a decidere come e quando darne notizia..." In quei giorni la Coppa disputava le preolimpiche a Whistler Mountain, e nel supergigante il neo daddy, dopo aver fatto alcuni numeri di grande fisicità, si era fermato a metà percorso. "Forse per una contrattura addominale", dissi in telecronaca...! Anche nel successivo gigante sciò "alla Miller" fino a metà della seconda manche, poi usò la testa ...Aveva la coppa del mondo nel mirino...! Nelle successive prove di Kvitfjell ritrovò tutta la sua freddezza agonistica, con una vittoria ed un secondo posto in discesa ed un secondo posto in supergigante...! Non è stato facile non parlarne, ma mi ero impegnato a farlo...Nella vita impieghi tutta una esistenza per costruirti una credibilità,...basta un attimo per perderla...!! Tanti particolari importanti, che servono per dare interesse alle telecronache, si raccolgono così, con la serietà ed il rispetto delle persone...
Vorrei parlare di Didier Cuche, un ragazzo solido, educato, un atleta che pare studiato a tavolino per proporre ai giovani un modello agonistico più sobrio, più vero, più adatto ai tempi che ci avvolgono. Ha rivinto una gara di gigante, dopo aver conseguito fantastici risultati ai recenti mondiali della Val d'Isère, ogni volta la sua felicità è contenuta, composta (unica eccezione,le sue piroette con lo sci destro...), ed ogni volta ti ritrovi in piedi, ad applaudirlo, come se avesse vinto una persona di casa, quasi avessimo nostalgia ed il bisogno di una certa idea di Italia...
Siamo quasi a fine stagione e, tra le segrete stanze, si fanno già i primi bilanci...Si sentono sussurri su "arrivi" di allenatori stranieri, in grado di "dare sferzate" in chiave olimpica!!! Mah !!! Siamo poi sicuri che un certo rendimento agonistico dipenda dai tecnici? Non molti anni fa si richiamarono dalla Francia, Severino Bottero e Stefano Dalmasso, Seve (ti mando una carezza, caro amico) cercò di programmare un lavoro (ma non ebbe l'indispensabile collaborazione degli atleti e dei responsabili), Steu...non ebbe sorte migliore! In Francia, Dalmasso aveva portato Vidal e Amiez verso l'oro e l'argento olimpico di Salt Lake City , Bottero aveva plasmato Covili per la conquista della coppa di Gigante, sarebbe salito sul podio anche lui ai Giochi del 2002...era il favorito per l'oro...ma ci fu un fatto molto triste...suo fratello più giovane Manuel era molto malato, voleva fargli una sorpresa e volò nello Utah per sostenerlo...patì tantissimo il volo e quando giunse a Salt Lake City fu ricoverato all'ospedale, in pericolo di vita...In tutti quei giorni Covili confidò la sua pena solo a Bottero e la sua gara olimpica fu fatta per onor di firma...!!! Sono uscito un po' dal seminato solo per ricordare il valore dei nostri due tecnici, allora "stranieri" e come furono trattati! Penso che la soluzione di tanti problemi vada ricercata "all'interno" e non al di là delle Alpi!
Lindsey Kildow Vonn ha superato Tamara Mc Kinney nelle vittorie di coppa, brava, ma, numeri a parte Lindsey sarà davvero una campionessa completa quando vincerà in gigante (Tamara ne vinse 9) specialità principe dello sci! Bravo Innerhofer, stagione stupenda! Adesso arriva il DIFFICILE, presto troverà frotte di consiglieri, amici, maghi, spero rimanga con i piedi per terra!
Grazie a Candido Cannavò per tutti i meravigliosi poemi che ha scritto sullo sci e sui suoi protagonisti...un giorno al Sestriere, durante uno slalom della Gazzetta, mi diede preziosi consigli che ho sempre seguito...! Grazie e buon cammino...!

19 febbraio 2009

LIONE LA CRISI E' ALTROVE



Il Lione non vinceva in casa da novembre. Ieri, sono arrivati finalmente i tre punti facili contro il Le Havre, ultimo (3-1). I campioni di Francia mantengono a distanza il Psg e possono preparare al meglio gli impegni di Champions della prossima settimana (c'è il Barcellona in arrivo). I problemi ora sono puramente finanziari. Se i conti sono in regola, il titolo è crollato in borsa. In due anni, l'azione dell'unico club francese quotato sui mercati è crollata del 66%, passato da 24 euro a meno di otto. Non basta. Nell'ultimo trimestre del 2008 le vendite dei prodotti derivati (magliette etc) sono crollate del 30%. E come se non bastasse, l'autorizzazione per la costruzione del nuovo stadio da 60mila posti che dovrebbe diversificare le fonti di incasso (in media i diritti tv costituiscono il 58% degli introiti dei club di Ligue 1) tardano per colpa di lotte politiche. Aulas spera che la candidatura della Francia all'Euro 2016 possa sbloccare la situazione. Ma per il momento resta tutto fermo.

a.g. (foto sito Ol)

articolo preso da http://calciofrancese.gazzetta.it/

14 febbraio 2009

T-Mobile e la promozione di Federazioni minori


Vorrei parlavi oggi della pubblicità di cui vedete il video qui sopra perchè in U.k. ha fatto venire voglia di ballare a molti ed è divenuto uno spot per la federazione ballo inglese.
La T-Mobile infatti dopo aver fatto lo spot ha anche fatto un dietro le quinte per imparare i passi, il modo avvincente per trovare emulatori ovunque ed avvicinare al ballo giovani di tutte le età.
A quando uno spot sarà avvincente e prmozionale per una federazione italiana?

9 febbraio 2009

Personale quanto mi costi!!


"Alle Pacific Series di Auckland, in sole 10 settimane e con appena mezzo milione di euro di budget, l'equipaggio guidato da Vascotto è riuscito a surclassare Luna Rossa(...)"
Così si legge oggi sul sito web della Gazzetta dello sport, la caduta di un mito velico che ci aiuta a fare una riflessione importante: il budget può essere la scusa per prestazioni scadenti o non all'altezza delle aspettative?
La risposta è del tutto personale ma in momenti di crisi finanziaria è evidente che bisogna saper spendere e ottimizzare quelli che sono i centri di costo della nostra attività sportiva.
Così i costi del personale diventano un costo accurato e studiato sotto ogni profilo; perchè se è vero che il nome "chiama" sponsor è anche vero che le vittorie "chiamano" ancora di più.
Così il giusto mix tra campioni e buon atleti, magari giovani, diventa quella miscela esplisiva sia per i risultati che per l'ottimmizzazione dei costi.