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27 aprile 2009

Lo sport sa comunicare anche disvalori


Quando lo sport comincia a comunicare male ecco che da veicolo di valori si trasforma in veicolo di disvalori.

Ultimamente anche nello sport dilettantistico l'emulazione della filosofia del "vincere ad ogni costo" sta diventando la causa del doping dilagante anche tra gli amatori.

Lo sport si dimostra un veicolo vincete, ma vale la pena veicolare certi messaggi?
Di seguito la notizia riposrtata su ADNKronos
Roma, 25 apr. - (Adnkronos) - Lo spettro del doping si allunga sugli sport amatoriali, secondi i dati della Commissione ministeriale per la vigilanza e il controllo del doping relativi al 2008. Le cifre sono state anticipate al convegno dell'Unione sportiva Acli sulla prevenzione antidoping. Su circa 860 controlli effettuati nel 2008, il numero di atleti "dilettanti" positivi e' pari al 3,9%. Un dato particolarmente allarmante se si pensa che tra gli atleti professionisti la percentuale di positivita' e' intorno all'1%. Ciclismo, body building e boxe gli sport piu' "positivi". Ormoni, steroidi e anabolizzanti le sostanze piu' rintracciate, ma anche cannabis.
A fornire i dati e' stato Piergiorgio Zuccaro, il direttore dell'Osservatorio Fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore della Sanita' che ha presentato contestualmente il "Kit formativo-informativo per gli sportivi e per le scuole", realizzato in collaborazione con il ministero del Lavoro e della Salute e delle politiche sociali.I dati definitivi sui controlli del 2008, suddivisi per sport e sostanze dopanti, verranno resi noti a breve dalla Commissione ministeriale. Sandro Donati, membro della Commissione, ha dichiarato: ''Il dato finora riscontrato, 3,9%, e' preoccupante se messo a confronto con la percentuale di positivita' dell'1% che viene registrata nei controlli del sistema sportivo professionistico''.''Certo - ha aggiunto - i professionisti sono piu' 'abili' ad evitare la positivita', potendo contare su strutture mediche e laboratoristiche che consentono di assumere farmici senza risultare positivi ai controlli. Ma questo in parte e' possibile anche agli atleti dilettanti. Anche per gli sport amatoriali le analisi antidoping sono poco efficaci. La percentuale realistica di positivita' al doping e' senz'altro piu' alta, forse anche doppia''.Per il presidente dell'Unione sportiva Acli, Alfredo Cucciniello ''siamo di fronte ad autentica emergenza sociale, educativa e sanitaria. Il problema e' l'approccio culturale con cui c si avvicina allo sport, soprattutto da parte dei giovani. Se la cultura dominante e' quella del successo, e' evidente che anche lo sport di base non e' esente da rischi''. ''Deve essere incentivata -ha detto- l'azione preventiva e formativa soprattutto di quelle organizzazioni che promuovono lo sport come valore sociale, aggregativo, di promozione umana''.

23 aprile 2009

Psicologia della comunicazione: vale anche per lo sport....


Poiché soltanto metà del messaggio sta in ciò che si trasmette, e l'altra metà sta nel destinatario e nei suoi mezzi di decodificazione,il divulgatore deve anche conoscere alcune regole psicologiche.
La scelta delle parole e la loro disposizione vanno calibrate sul destinatario.
Lo psicologo Matteo Rampin ce ne dà un esempio illuminante:'Un novizio chiese al priore:"Padre, posso fumare mentre prego?", e venne severamente redarguito.Un secondo novizio chiese:"Padre, posso pregare mentre fumo?",e fu lodato per la sua devozione".
Il discorso sarebbe lungo.
Un'ottima sintesi ce la offre lo psicologo sociale australiano Hugh Mackay nel suo Why Don't People Listen? del 1994.Potremmo definirle le 10 leggi psicologiche della comunicazione:
1. Il nostro successo come comunicatori non dipende da quello che il messaggio fa al pubblico, ma da cosa il pubblico farà col nostro messaggio.
2. Il lettore di solito interpreta i messaggi in un modo che lo faccia sentire più sicuro.
3. Quando si attaccano frontalmente gli atteggiamenti delle persone, esse tendono a difenderli e quindi a rinforzarli.
4. Le persone prestano più attenzione ai messaggi che toccano loro o le loro opinioni.
5. Le persone che non si sentono sicure in un rapporto non sono buoni ascoltatori
6. E'più probabile che le persone ti ascoltino se anche tu ascolti loro.
7. Le persone tendono a cambiare più facilmente in risposta a una nuova esperienza affiancata da una comunicazione che in risposta alla sola comunicazione
8. E' più probabile che le persone siano a favore di un cambiamento se vengono consultate prima che quel cambiamento avvenga.
9. Il messaggio racchiuso nelle parole sarà interpretato alla luce di come,quando, dove e da chi esse vengono pronunciate.
10. La mancanza di consapevolezza di se stessi e la mancata risoluzione dei propri conflitti rende più difficile comunicare con gli altri.
Sono regole utili anche in contesti diversi, per esempio nei rapporti di coppia e nelle riunioni di condominio e quindi vale la pensa di impararle.
Ma richiedono una postilla: con i fondamentalisti, cioè con chi è convinto di possedere una verità assoluta, sia essa religiosa o ideologica, non c'è psicologia né abilità comunicativa che possa fare breccia.
E una postilla alla postilla: dobbiamo riuscire a comunicare anche con loro (non 'a' loro)".

18 aprile 2009

F1 tra scelte vinceti e giudizi perdenti


Ci siamo. Sono orami 2 le gare di F1 ormai finite e le polemiche non si sono fatte attendere.
In questo post vorrei far notare come a volte gli sport tendano ad essere autolesionisti.
Infatti se l'idea delle regole nuove era quello di aumentare lo spettacolo e ridurre i costi i risultati su pista fino ad oggi hanno dato più credibilità al circus e ai suoi propositi.
Però abbiamo ora una decisione assai politica che reputa regolare l'interpretazione delle regole di progettazione alquanto azzardata e borderline.
A togliere ulteriore credibilità il fatto che il team Brawn F1 veda come direttore colui che ha scritto le regole in pratica conoscendole prima degli altri, un vero e proprio insider trading del regolamento.
Cosa ci insegna tutto questo?
Che chi scrive le regole deve essere al di fuori della competizione e tale deve restare per almeno altri 2 anni.
Che nello sport a qualunque livello le lotte di potere fanno perdere credibilità a tutto il movimento deligittimandolo davanti al proprio pubblico o potenziale tale.

7 aprile 2009

terremoto d'Abruzzo: sporthink si unisce al cordoglio nazionale


ultimo aggiornamento: 07 aprile, ore 00:01
L'Aquila, 6 apr. (Adnkronos) - Risulta ancora disperso Lorenzo Sebastiani, il giovane pilone dell'Aquila Rugby, di cui non si hanno notizie. Della giovane promessa della palla ovale italiana mancano informazioni da ore. Il responsabile tecnico dell'Aquila Rugby, Massimo Mascioletti ha spiegato che "non abbiamo ancora notizie certe. Non sappiamo neanche se è crollata o meno casa sua. Stiamo vivendo delle brutte ore". Il giocatore quest'anno, in A/2, è stato titolare in molte occasioni; proprio Massimo Mascioletti aveva deciso di puntare su di lui.

una notizia tra le tante. per dire che Sporthink è con il pensiero tra coloro che oggi patiscono gli effetti del terremoto abruzzese.