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28 aprile 2008

Sponsorizzazioni (Parte II)






In questa seconda parte del mi intervento sulle sponsorizzazioni vorrei per prima cosa far parlare il numero per antonomasia per le sponsorizzazioni ovvero:




  • 1,5 miliardi di Euro dedicati alle sponsorizzazioni



Questo numero può non dire molto, ma dice a tutti una cosa che le sponsorizzazioni sono in crescita e cominciano ad avere un valore complessivo davvero notevole.
La cosa importante è vedere questo numero come valore di una spesa per comunicazione e non per la somma di una questua fatta dallo sport presso le più svariate aziende.




La cosa importante è legarsi ad un messaggio, e qui ci colleghiamo con la prima parte.
E’ possibile collegarsi ad un messaggio sportivo come e quando si vuole, basta un minimo di fantasia.
Così sponsorizzare la squadra di un quartiere periferico può divenire per l’azienda un modo per far vedere che si toglie i giovani dalla strada e dai problemi con la legge; mentre se si sponsorizza una squadra importante ci si può collegare alla tradizione vincente, al particolare calore del pubblico, etc...
In questo il rugby sta bagnando il naso a tutti, almeno per quanto riguarda la nazionale e l’immagine che vuole avere.
Gli sponsor fanno a gara per contendersi i valori nobili di questo sport, basta vedere le ultime pubblicità di Peroni ed Iveco oltre che di Cariparma per capire che ha surclassato sport con tradizione vincente superiore come la pallavolo maschile e femminile, il basket e per certi versi del calcio.
Gli sponsor infatti parlano di valori importanti totalmente staccati dal risultato di campo che su cinque partite ci vede spesso perderne quattro. Insomma la Federazione rugby ha capito come si fa marketing sportivo e su questa strada è destinata a rafforzare il secondo posto tra le federazioni nazionali stilata per ricchezza.




La cosa importante è che la società sportiva sottolinei il messaggio che vuole dare ai potenziali sponsor,
cosa migliore guardandosi al proprio interno e vedendo le dinamiche quali sono, così da fornire un messaggio coerente, inutile vendersi come squadra vincente se poi si lotta per la retrocessione.
Un messaggio così formulato permette alle società di trovarsi a condividere la stagione con sponsor interessati davvero al progetto ed incentivati dalle possibilità che un messaggio socialmente utile permette di dare all’esterno.



In parole semplici i valori creano valore.

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