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7 novembre 2008

Sport di vertice: essere o apparire(in TV)?




Di recente ho letto un articolo su una rivista che mi ha fatto davvero pensare.
Il giornalista sostiene che ormai lo sport sia in preda così tanto alla tv da modificare le regole per rendere lo sport esclusivamente più televisivo.
Effettivamente a ben vedere sembra proprio così; il volley ha velocizzato i set, così come il tennis, la Formula1 tenta di spettacolarizzare sempre di più le corse, il calcio cerca di dare certezza alle decisioni arbitrali per evitare le polemiche di stile “biscardiano”, il rugby sta aggiornandosi ora per rendere tutto più spettacolare.
Insomma lo sport di vertice si allontana sempre più dai valori di partenza diventando uno show bello a vedersi e appetibile per il denaro degli sponsor.
La cosa di per sé non è negativa, ma i rischi ci sono e non è saggio nasconderli sotto lo zerbino.
Parliamo di doping scegliete voi l’atleta e lo sport di vertice, ricordiamo poi anche la Mclaren dell’anno passato e le controversie legali con la Ferrari, in entrambi i casi “vincere è tutto”. Assenza totale di valori appunto.
Parliamo anche di trasformare lo sport in una arena dove i gladiatori romani sono ora degli atleti alcuni dei quali anche ben pagati, ma gli incidenti per eccessiva spettacolarizzazione ci sono e allora bisogna stare attenti a non varcare quel limite. Meglio meno spettacolo e più integrità morale e fisica , che bel messaggio da comunicare mentre tutti si lamentano dei disvalori. Quale sport se ne farà carico?

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