Gentilissimo Dott.Giaccone,
Le scrivo dopo aver letto con attenzione l'articolo finale di "race
skimagazine" n°104 anzi, con molta attenzione e mi verrebbe da dire nulla di nuovo nell'AOC.
Il problema vero però è che di possibilità l'AOC almeno una l'ha avuta durante l'anno quella da me proposta direttamente, riguardo ai finanziamenti che la comunità europea elargisce generosamente a chi crea progetti degni di interesse (anche in ambito sportivo) . Ebbene a dicembre io feci presente tale possibilità, ma ad oggi ho solo avuto un cordiale colloquio con la segreteria che mi dice che non ha ricevuto risposta da chi di dovere. Credo sia dovereso riflettere su ciò dato che parliamo di un comitato che, stando a quanto dite anche voi, è in crisi economica. Il problema vero però non è il comitato, ma la filosofia dilagante (con rare eccezzioni) che professionalità (come la mia) che vogliano realmente aiutare lo sport cercando di ottenere denaro pubblico con azioni di marketing e comunicazione non siano degne d'attenzione, salvo però così favorire altre federazioni o società sportive che decidono di dare credito spesso restando soddisfatte dei benefici ottenuti. La mia mail vuole solo essere uno spunto di riflessione per tutto il movimento, perchè la professionalità interna od esterna è il punto di partenza per il domani (anche Giorgio Rocca lo afferma a pag.35)
cordialmente
Andrea Annunziata
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