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8 luglio 2008

Premio alla memoria Turi D'Agostino


CULTURA E VITA
di Andrea Annunziata
“Premio alla memoria” di Turi D’Agostino
Durante la conferenza nazionale del Gruppo Giovani UCID si è tenuta la consegna del premio alla memoria di Turi D’Agostino, imprenditore cattolico e appassionato di sport e in particolare di ciclismo.E’ bello sentir parlare chi l’ha conosciuto di tre caratteristiche principali: fede, forza e coraggio; in un mondo in cui spesso i contatti tra persone sono virtuali ed insipidi la figura di Turi D’Agostino ci ricorda come siano importanti le relazioni umane e l’attenzione che rivolgiamo alle persone che incontriamo, al significato dei gesti che compiamo e della testimonianza cristiana che essi portano o possono portare. Basta spesso un sorriso, una stretta di mano calorosa, una parola sentita e gioiosa per lasciare un segno indelebile nella memoria delle persone.Turi D’Agostino ci ricorda che lo sport può essere cassa di risonanza importante per messaggi più alti e nobili perché raggiunge la gente attraverso la passione, il sogno, l’immedesimazione nel campione.Ecco che quindi certi gesti, come quello che vide Mons.Vigo fare una breve pedalata con Moser allora già campione affermato, assumono un valore duplice in quanto ci mostrano come Turi abbia compreso l’importanza del messaggio cattolico e di come sia stato attento a come trasmetterlo agli altri con una sensibilità e delicatezza davvero straordinari.Stringe il cuore vedere il ciclismo sempre più nelle cronache giudiziarie e sempre meno nelle cronache sportive di prima pagina, il motivo probabilmente risiede nella diffusa ricerca del successo come messaggio ultimo dello sport, errore che porta alla catastrofe e all’annullamento della dignità dell’atleta in quanto persona.Fanno ancora più piacere, quindi, le parole di Angelo Zomegnan, già vicedirettore de “La Gazzetta dello sport” ora responsabile per RCS eventi dell’organizzazione del Giro D’Italia, con cui ha voluto rimettere al centro la dignità dell’atleta creando anche una competizione più a misura d’uomo togliendo ogni alibi al doping.Per questo motivo gli è stato conferito il premio in memoria di Turi D’Agostino di quest’anno.Fede, forza e coraggio di Turi D’Agostino fanno capire, a chi come me non ha avuto modo di conoscerlo, lo spessore di quest’uomo, ma sono un ammonimento per tutti quanti perché, per usare un gergo ciclistico, Turi ci sta tirando la volata verso il sogno di una civiltà più attenta al bene comune e noi non abbiamo alibi perché questo imprenditore ci è di esempio, sta a noi ora tirare la volata alle generazioni future ricordandoci cosa scrisse Josèmaria Escrivà, uno dei grandi santi del ‘900 “Dà ottimi risultati intraprendere le cose con spirito sportivo...Ho perso diverse tornate? - Bene - se persevero -alla fine vincerò ”
dal sito UCID www.ucid.it

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